top of page

Tutta intera la visione ...
  (Teresa d'Avila,  Castello interiore,  9,10)

Vi è una precisa coerenza estetica tra la fluidità dei medium e la spazialità delle opere. L’osservatore, sottratto per sempre ad un ruolo passivo, sintonizza la sua percezione con l’emotività diffusa nello spazio audiovisivo. La tela, da semplice veicolo di immagini, si fa nodo di una complessità sinestetica che sfugge alla pietosa inerzia delle analisi quantitative. L’opera evolve in prodotto intermediale, mentre l'intervento dell'artista ridefinisce la funzione dei canali percettivi in una

metamorfosi unificante tra suono e forma. La separazione categorica tra percezione visuale e uditiva è dissolta. Le tele non soggiacciono più ai canoni ordinari delle arti visive e sonore. Accolgono invece l’Angelus Novus che disabilita l'ordine tradizionale delle esperienze estetiche e incita l'osservatore a condividere i nuovi canoni esoterici della scena sinestetica.

Opere dedicate alle Confessioni di Sant'Agostino, con apparato per l'ascolto di sound design dedicato ad ogni opere e ascoltabile insieme

Opere su tela 

119 x 192.5  cm

A cena con gli dèi

330 Variazioni sull'Anima di Beethoven

Confessiones

IMG_3339.jpg

Opere su tela 

119 x 192.5  cm

A cena con gli dèi

DSC03491_edited.png

Opere su tela 

82 x 82 cm

330 Variazioni sull'Anima di Beethoven

Macchine Spirituali

bottom of page