ANTONIO POCE
Visual Artist
Autobiografia semiseria
Sono nato d'inverno e ho sofferto il freddo. Anche per questo tentai di venire alla luce già vestito con una camicia bianca. L'evento, alquanto raro, forse è all'origine di tutte le mie scelte più rischiose, nella inspiegabile e tutta personale certezza che nessuna mèta, per quanto impervia, mi fosse preclusa. Per la stessa ragione sono scampato ad una quantità elevata di possibili tragedie. Più volte la morte mi è passata accanto, ma, chissà per quali insondabili disegni, non mi ha ancora sottratto alla sfrenata passione per il giuoco e per il fuoco, forse nella perfida attesa di vedermi soccombere nell'impresa di unire tanti giuochi in una sola arte.
Una sgangherata carriera scolastica mi ha esposto all’indesiderabile presenza di professori inetti, dai quali ho subìto vessazioni e noia, equamente ricambiati con perpetuo oblio. Ma, sempre in virtù dell’originale sigillo leucogenetico, in campo musicale ho avuto la fortuna di incontrare Maestri incomparabili dai quali ho appreso moltissimo. Per loro conservo affettuosa memoria e manifesto da sempre ricorrenti segni di riconoscenza.
L’antipatia è una costante nella mia vita. Non l’ho mai ritenuta però un difetto
anzi la considero ormai una virtù acquisita, alla quale peraltro dedico cure ed esercizi con dedizione monacale, quasi fosse un’arma di legittima difesa. Perché è come l’Autan per le zanzare: tiene lontano gli scassacorbelli. Ancora oggi sono convinto che il bilancio, tra vantaggi e ritorsioni, sia indubbiamente positivo, ricatti e angherie largamente compensati.
Ho sempre fatto il passo più lungo della gamba, nella strana convinzione che misura e quantità fossero categorie superflue, opportunamente surrogate da ritmo e rapidità, considerate invece qualità eleganti, quindi essenziali. D’altra parte, essere nato già vestito mi ha sempre dato quanto meno l’illusione di una chiara tendenza ad anticipare i tempi
Sono un cortese padrone di casa ed amo ospitare gli amici in conversazioni prolungate, essendo certo che il segreto della bellezza risieda nella lingua, oltre che nelle cerimonie conviviali. A tal punto da testimoniarla in una minuziosa ricetta per la preparazione del caffè, amorevolmente perfezionata negli anni, della quale mi onoro di essere geloso custode.